Zuckerberg vuole trasformare Facebook in una banca

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Mark Zuckerberg  non si ferma: secondo il sito del Financial Times, Facebook starebbe per ottenere l’autorizzazione dell’autorità irlandese (è lì che risiede il quartier generale europeo dell’azienda) all’attivazione di un servizio che permette agli utenti di “salvare” denaro sulla piattaforma ed usarlo per effettuare pagamenti e scambi di denaro tra gli stessi iscritti.

In attesa del permesso, Facebook avrebbe già discusso di un’eventuale partnership con almeno tre società  londinesi specializzate in servizi di trasferimento internazionale di denaro da un Paese all’altro (sia online che tramite smartphone): si parla di TransferWise, Moni Technologiese e Azimo (a quest’ultima sarebbero stati offerti dieci milioni di dollari per assicurarsi in futuro l’ingaggio di uno dei cofondatori della società come direttore dello sviluppo di questo nuovo business).

Il vero obiettivo sarebbe quello di intercettare i trasferimenti di denaro verso i paesi emergenti, dell’Est e dell’Africa  (da cui provengono lavoratori, come badanti e colf, che inviano regolarmente soldi alle proprie famiglie), ma anche e soprattutto verso l’India (che con cento milioni di utenti rappresenta il più grande mercato nazionale di Facebook al di fuori dagli USA). In realtà il progetto sarebbe ancora più vasto, comprendendo l’obiettivo di raccogliere e conservare i versamenti dei clienti in un conto corrente virtuale per utilizzare i fondi anche al di fuori del suo ecosistema. Tuttavia, al momento non risultano esserci reazioni ufficiali ma solo rifiuti a confermare o commentare la notizia: quel che è certo è che un eventuale avvio dell’iniziativa aprirebbe nuovi scenari per i metodi di pagamento per l’e-commerce, sebbene finora i tentativi effettuati con il lancio dei Facebook Credits e dei Facebook Gifts abbiano portato risultati deludenti.

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