Dati sulla diffusione dei social media nel primo trimestre del 2013

Sembrano non conoscere crisi, anzi, la loro diffusione è in continuo aumento. Stiamo parlando dei Social media.

Questi grandi player del web 2.0 sono in gran forma e non sembrano voler rallentare la loro crescita, crescita che vanta ancora percentuali a due cifre.

 

Diffusione social media

 

La piattaforma di monitoraggio della rete GlobalWebIndex ha analizzato i dati del primo trimestre del 2013 e si possono, a mio avviso, riscontrare alcune sorprese.

Secondo le analisi, la piattaforma social che sta registrando la crescita maggiore è Twitter, con +44% di utenti attivi al mese. Segue Facebook con un 35% e Google+ con un è +33%.

A livello mondiale, Google+ si aggiudica essere il secondo social più utilizzato, subito dopo Facebook. Più di metà della popolazione mondiale che accede ad Internet usa Facebook almeno una volta al mese, più distaccato Google+ con il 26%. A seguire Youtube (25%) e Twitter (22%).

 
Il primato dei social va ai colossi americani, anche se, dalla quinta posizione in poi, iniziano a pesare altre piattaforme locali, soprattutto cinesi. Nell’ordine, dalla quinta alla decima posizione dei social più diffusi al mondo: Sina Welbo, Qzone, Tencent, Tencent Welbo, Youku e Ren Ren.
Hanno un peso non trascurabile anche i social locali diffusi tra la popolazione russa con Vkontakte al 19° posto e Odnoklassniki al 21°.

 
Sorprendono negativamente le posizioni di Linkedin e Pinterest, rispettivamente in dodicesima e quattordicesima posizione.

 
Il report evidenzia due principali fattori alla base del crescente aumento di utilizzatori dei social network:

 
– la sempre maggiore diffusione della tecnologia mobile
– e l’entrata in massa nei social della fascia di popolazione tra i 45 ai 65 anni.

 
Per quanto riguarda quest’ultimo fattore, pensiamo che, solo su Twitter, la fascia d’età più in crescita nell’ultimo anno è quella dai 55 ai 64 anni (+79%). Questa fascia della popolazione si era fino ad ora tenuta alla larga da queste piattaforme, ritenendole forse un “passatempo da ragazzini”. Oggi, invece, entra prepotentemente nei social, con le relative conseguenze per il marketing e la comunicazione dei brand.

 

Vi hanno sorpreso questi dati sulla diffusione dei social?

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