Mondadori rileva Anobii, il social network dei libri

Il gruppo Mondadori ha acquisito Anobii, il social network dedicato alla lettura con più di un milione di utenti nel mondo ed un nucleo più forte, di 300.000 lettori, localizzato proprio in Italia (dunque, anche se praticamente irrilevante a livello mondiale, esso rappresenta quasi per intero il comparto del social reading italiano). In realtà, la piattaforma si social reading sembrava spenta da un po’ e con poche chance di sopravvivere: il declino era dato per certo, dato che oramai il suo sviluppo era stato praticamente abbandonato dopo i lievissimi miglioramenti apportati nel transito inglese sotto la proprietà della compagnia di supermercati Sainsbury.

mondadori-anobii

Per chi non conoscesse Anobii, si tratta di un social network che concerne il mondo dei libri dal punto di vista dei lettori: le funzioni principali sono la condivisione della propria libreria virtuale, la possibilità di scrivere recensioni e seguire altri utenti con gusti simili ai propri. Il sito, come pochissimi altri, è riuscito a guadagnarsi l’affetto dei lettori, un pubblico molto affezionato che ha investito una buona dose di valore emotivo in grado di conferire al social un valore aggiunto.

Secondo indiscrezioni pare, tuttavia, che il contributo di Anobii al gruppo editoriale controllato da Fininvest riguarderà non tanto la diffusione dei libri digitali ma piuttosto la base di informazioni contenute nel social network: insomma, gusti e dati sensibili legati all’anagrafe dei lettori che permetteranno di individuare in anticipo le mode e i cambiamenti degli appassionati di libri. Mondadori  dovrà innanzitutto compiere un’operazione di rilancio del marchio, mentre dall’altra parte tutto il team che ha ideato Anobii (il quale resterà intatto, come è già successo con Facebook e Whatsapp) continuerà ad avere un ruolo centrale nel progetto al fine di capitalizzare il prezioso patrimonio di conoscenza della comunità e delle sue dinamiche. Sono già previsti degli investimenti che darebbero il via ad una nuova fase in cui Anobii sarà in grado di raggiungere i più elevati standard tecnologici e sarà dotato delle risorse necessarie per lo sviluppo di nuove funzionalità al servizio degli utenti.

I costi dell’operazione restano per ora sconosciuti, anche se sicuramente siamo lontanissimi dalle cifre alle quali ci ha abituati negli ultimi mesi Zuckerberg. Quella di Mondadori pare, però, una scelta decisamente oculata: mentre resta ancora un’incognita la reale capacità dei social network tradizionali (come Facebook e Twitter) di far vendere libri, Anobii potrebbe riuscirci, e Mondadori ha deciso di tentare. In controtendenza, tra l’altro, dato che stavolta è stato un marchio italiano ad acquistarne uno straniero (in questo caso, nato ad Hong Kong).

Ecco il comunicato che gli iscritti ad Anobii hanno visualizzato accedendo al sito dopo l’acquisizione da parte di Mondadori: 

comunicato anobii

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