John Siebert, nel suo articolo 15 Tips for a Conversion Friendly Ecommerce Site, esplicita una check-list di 15 punti che ognuno dovrebbe avere ben chiari prima di avviare un’attività di e-commerce.
Un sito e-commerce ha bisogno di essere friendly per poter convertire i semplici visitatori in acquirenti. Deve, soprattutto, offrire una piacevole esperienza di shopping ma deve anche ispirare nel visitatore un senso di fiducia e affidabilità. L’e-commerce è l’esperienza virtuale che più deve assomigliare all’esperienza fisica che vuole ottenere, ossia l’acquisto, riproponendo l’intuitività e la semplicità di un acquisto offline.
Ecco i 15 consigli da seguire secondo John Siebert:
- Conoscere il target di riferimento, le loro motivazioni e il comportamento d’acquisto. Più parlerai il linguaggio del tuo acquirente tipo , più potrai puntare ad una conversione.
- Semplicità nella navigazione: la navigazione deve essere semplice e coerente, ma soprattutto intuitiva. Proprio come quando ci si muove tra gli scaffali di un supermercato.
- Le immagini devono essere ad alta risoluzione e sopperire al fatto che non è possibile toccare con mano il prodotto, come in un negozio fisico. Le immagini devono essere zoomabili, da più angolazioni, belle, impattanti e ad alta risoluzione.
- Le informazioni devono essere dettagliate e convincenti per sopperire alla mancanza di un commesso (più o meno esperto) che risponde a tutti i nostri dubbi.
- Ci devono essere call to action arricchite da immagini, come banner che spingono alla conversione che desideriamo.
- I video sono il migliore strumento per dare visibilità ai nostri prodotti ed esprimere la visione del brand fornendo le informazioni aggiuntive che, magari, le persone non avrebbero voglia di leggere per intero.
- Il carrello deve essere sempre visibile e permettere di terminare l’acquisto da qualunque pagina ci si trovi. Per consuetudine gli utenti sono abituati a trovare il carrello in alto a destra con un menù a scorrimento a discesa, che permette di vedere il totale della spesa e tutti gli articoli inseriti.
- Spese di spedizione gratuite: gli utenti preferiscono vedere fin da subito il prezzo che spenderanno. Talvolta, è anche utile individuare una soglia di spesa oltre la quale le spese di spedizione diventano gratuite.
- La pagina di check-out non deve contenere distrazioni ma condurre solo l’utente verso la conclusione dell’acquisto, senza call to action o distrazioni.
- Prodotti in vetrina, magari in home page, che danno una panoramica delle possibilità di acquisto agli utenti più inesperti o indecisi, proprio come in un negozio fisico.
- Evidenziare sconti e promozioni che hanno l’obiettivo di aumentare i clienti o lo scontrino medio. Questi devo essere inseriti in home page e in altri spazi , per ottenere il maggior numero di impressioni.
- I contatti dell’azienda devono essere ben esplicitati in quanto l’utente deve poter provare un senso di fiducia nei confronti del brand prima di procedere all’acquisto. Fornire informazioni esaustive è rassicurante per l’utente perché sa chi poter contattare ogni momento per dubbi o problemi.
- Possibilità di pagamento multiple, anche per quegli utenti che ancora non si fidano a fornire il numero della propria carta di credito online o che sono affezionati ad una certa modalità di pagamento.
- La ricerca avanzata, tramite possibilità multiple di applicare filtri, per permettere agli utenti di trovare facilmente e velocemente ciò che cercano.
- Semplicità di navigazione e intuitività. La prima legge di Steve Krug sull’usabilità è “Don’t make me think”. L’utente deve riuscire ad orientarsi all’interno del sito anche al suo primo accesso e raggiungere in pochi click ciò che cerca. Solo così riusciremo a trattenerlo sul nostro sito, senza farlo scappare dopo appena qualche secondo.
Questo articolo è liberamente tradotto dal post di John Siebert su WDL.